Secondo la mitologia , "Sifnos" era il figlio di un eroe attico, Sunio, da cui ha preso il nome l’isola. Secondo altri il nome di Sifnos deriva dall’aggettivo ‘sifnòs’ che significa cavo, vuoto, con riferimento alle antiche miniere di metallo.
la storia prima di Cristo
La maggioranza degli storici antichi citano che Sifnos fu abitata prima dai Pelasgi poi dai Fenici, dai Cari e dai Lelegi. Secondo la mitologia gli abitanti furono cacciati dal re di Creta, Minosse, il quale cedette il governo delle isole Cicladi ai suoi figli. Viene citata la città Minosse e la fonte Minosse. A quell’epoca l’Egeo era abitato dai pro-elleni o egei che più tardi si fusero con i cretesi e gli achei.
Sull’isola l’archeologo Ch. Tsuntas ha portato alla luce una serie di tombe e di fondamenta di abitazioni nella zona di Akrotiri a Platì Yalòs, a Vathì e a Frudi. Le tombe risalgono alla seconda metà del 3° millennio a.C.. Anche il cimitero preistorico di Platì Yalòs i cui scavi iniziò Pollock nel 1896, hanno forniti importanti informazioni sulle abitudini funerarie, sul tipo di tomba e sulle cerimonie praticate dagli isolani di quell’epoca.
A Sifnos si adoravano in particolare le seguenti divinità: Apollo Enargo, Artemide Ecvateria, Zues Epivemio, Dionisio, Pan, Atena e le Ninfe. La principale occupazione degli abitanti era l’agricoltura, l’allevamento del bestiame, la ceramica ma soprattutto la metallurgia. Il 6° secolo a.C. fu un secolo di grande sviluppo: Erodoto racconta che i Sifnii erano gli isolani più ricchi ,"νησιωτέων μάλιστα επλούτεον", proprio perché sull’isola c’erano miniere d’oro e d’argento.
A Sifnos si adoravano in particolare le seguenti divinità: Apollo Enargo, Artemide Ecvateria, Zues Epivemio, Dionisio, Pan, Atena e le Ninfe. La principale occupazione degli abitanti era l’agricoltura, l’allevamento del bestiame, la ceramica ma soprattutto la metallurgia. Il 6° secolo a.C. fu un secolo di grande sviluppo: Erodoto racconta che i Sifnii erano gli isolani più ricchi ,"νησιωτέων μάλιστα επλούτεον", proprio perché sull’isola c’erano miniere d’oro e d’argento.
Sifnos d.C.
Durante la monarchia di Ottone (iniziata nel 1833), Sifnos fu divisa in due demi, quello di Apollonia e quello di Artemon- Kastro, mentre Kamares fu dichiarato porto ufficiale dell’isola. Nel 1836 i due demi si riuniscono in un unico demo e come capoluogo viene scelto Apollonia. L’economia dell’isola però attraversa un periodo molto difficile e gli abitanti trovano fortuna nella capitale o all’estero. Aiuteranno l’isola natia finanziando vari lavori pubblici.
Nel 1914 il demo unico di Sifnos di divide di nuovo in Apollonia e Artemon. Gli abitanti dell’isola parteciperanno poi attivamente alle guerre del 20° secolo con spirito patriottico, combattendo per la libertà del paese. Nel 1999 i due demi diventano un unico demo il Demo Sifnos.
I luoghi di maggior interesse:
Platìs Yalòs
Significa ‘spiaggia ampia’ ed è una delle spiagge più frequentate dell’isola ed una delle più grandi delle Cicladi. A nord dell’isola su un altura si trova il monastero Panaghià tu Vounù (1813) da cui si gode uno stupendo panorama. A nord est si trova anche la torre bianca, la più famose delle 57 torri antiche dell’isola. A sud, nel piccolo promontorio di Platìs Yalòs è stato scoperto un cimitero preistorico. A sud est, all’entrata del golfo si trova l’isolotto disabitato di Kitrianì con la chiesetta di Panaghià Kitrianì (1732).
Αrtemon
si trova a nord di Apollonia ad 1,5km di distanza. Per i suoi edifici signorili in stile neoclassico con i giardini fioriti è considerato il gioiello dell’isola. In cima al colle sono rimasti in piedi due dei vecchi mulini a vento. da qui la vista è fantastica, si vedono le isole vicine, la città fortificata di Kastro e anche il porto Kamares.
Αpollonia
Apollonia è il capoluogo di Sifnos dal 1836 e sede del Demo (Municipio) di Sifnos. Nell’antichità la città era dedicata al dio Apollo.
Vathì
Significa (porto o mare) ‘profondo’.
Κastro
Significa città fortificata ed è un tipico esempio di fortificazione veneziana costruita durante la dominazione della città marinara. Costruita sulle rovine dell’antica acropoli, come ci dice Erodoto, è stata abitata fin dai tempi antichi. Oggi è un vero museo all’aperto. Fu capoluogo dell’isola nell’antichità, nel medioevo, fino al 1836 e sede dell’Arcivescovato (1646-1797). Qui si trovava anche la chiesa cattolica Francantoni (1460). All’entrata della città, là dove oggi si trova il cimitero e le chiesedi Santo Stefano e San Giovanni (1629), c’era la famosa Scuola del Santo Sepolcro (1687-1835), conosciuta come "Pedeuterio dell’arcipelago".
Faros
qui si trova il faro costiero all’entrata sud est del porto marittimo ma anche il monastero della Croce da cui si gode una vista panoramica stupendo.
Κamares
Il nome del porto proviene dalle volte delle grotte che si trovavano nella costa rocciosa a sud del golfo. é il villaggio costiero più grande e porto dell’isola dal secolo passato. A kamares ci sono negozi, ristoranti, pasticcerie, ceramisti, agenzie marittime, autonoleggio, tabaccai, un campeggio e a ovest dell’abitato le ville dei ricchi mercanti.
Chersonisso
Significa ‘isola incolta’ ma anche penisola. Si trova nell’estremità nord dell’isola ed è un villaggio tradizionale di pescatori una volta sede di ceramisti.